La tradizione della ceramica umbra

L'Umbria, con le sue colline verdeggianti e i borghi medievali, è una terra ricca di tradizioni artigianali che si tramandano da secoli. Tra queste, la produzione di ceramica rappresenta una delle espressioni più alte della maestria e della creatività dei suoi abitanti.

Le città di Deruta e Gubbio rappresentano i centri principali di questa tradizione, con una storia che risale al Medioevo e che ancora oggi attira visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla bellezza e dalla qualità dei manufatti.

La storia della ceramica di Deruta

Deruta, piccolo borgo situato tra Perugia e Todi, è considerata la capitale della maiolica umbra. Le prime testimonianze della produzione ceramica in questa zona risalgono al XIII secolo, ma è durante il Rinascimento che l'arte della maiolica derutese raggiunge il suo apice.

Nel XV e XVI secolo, i maestri ceramisti di Deruta svilupparono tecniche innovative e stili decorativi unici che resero le loro creazioni famose in tutta Europa. La maiolica derutese si caratterizzava per i colori brillanti, le decorazioni raffinate e l'uso sapiente della tecnica del "lustro", che conferiva ai manufatti riflessi metallici dorati o ramati.

"La ceramica di Deruta rappresenta l'incontro perfetto tra tradizione e bellezza. Ogni pezzo racconta una storia, ogni decorazione è un viaggio nel tempo." - Antonio Ricci, Maestro Ceramista

Tra i motivi decorativi più tipici troviamo il "raffaellesco", ispirato ai disegni di Raffaello Sanzio, con grottesche, fogliami e figure mitologiche; il "decoro geometrico", con intrecci e motivi geometrici di ispirazione moresca; e il "decoro a uomini illustri", con ritratti di personaggi storici o biblici.

Gubbio e il lustro di Mastro Giorgio

Gubbio, città medievale arroccata sulle pendici del Monte Ingino, ha dato i natali a uno dei più grandi maestri della ceramica rinascimentale: Giorgio Andreoli, conosciuto come Mastro Giorgio. Nel XVI secolo, Andreoli perfezionò la tecnica del lustro, ottenendo effetti cromatici di straordinaria bellezza, con riflessi rosso rubino e oro che ancora oggi stupiscono per la loro intensità.

La tecnica del lustro richiedeva grande maestria e conoscenze alchemiche. Dopo la prima cottura e la smaltatura, il pezzo veniva decorato con ossidi metallici, principalmente di rame e argento, e sottoposto a una terza cottura in ambiente riducente. Il risultato erano ceramiche dai riflessi iridescenti, simili a quelli dei metalli preziosi.

Il processo di produzione della ceramica tradizionale

La produzione della ceramica umbra segue ancora oggi metodi tradizionali, tramandati di generazione in generazione:

  1. Preparazione dell'argilla: L'argilla viene depurata, impastata e lasciata riposare per ottenere la giusta consistenza.
  2. Modellazione: L'argilla viene lavorata al tornio o con stampi per creare la forma desiderata.
  3. Prima cottura: I manufatti vengono cotti in forno a circa 980°C per ottenere il "biscotto".
  4. Smaltatura: Il biscotto viene immerso in uno smalto a base di stagno che, una volta cotto, conferirà alla ceramica il caratteristico sfondo bianco.
  5. Decorazione: Gli artigiani decorano a mano ogni pezzo utilizzando ossidi metallici che, durante la cottura, svilupperanno i colori tipici della tradizione umbra.
  6. Seconda cottura: I pezzi decorati vengono cotti nuovamente a circa 920°C per fissare i colori.
  7. Eventuale terza cottura: Per le ceramiche a lustro, è necessaria una terza cottura con tecnica particolare per ottenere i riflessi metallici.

Le ceramiche umbre oggi: tra tradizione e innovazione

Oggi, la tradizione ceramica umbra continua a vivere grazie a numerosi laboratori artigianali che hanno saputo coniugare il rispetto per le tecniche antiche con l'innovazione e la creatività contemporanea.

A Deruta, Gubbio, ma anche a Orvieto e in altri centri minori dell'Umbria, i maestri ceramisti producono sia pezzi ispirati ai modelli storici, sia opere originali che reinterpretano la tradizione con sensibilità moderna.

Le botteghe artigiane sono spesso visitabili, offrendo ai turisti la possibilità di vedere gli artigiani al lavoro e di partecipare a corsi e workshop per apprendere le tecniche di base della lavorazione ceramica.

Riconoscimenti e tutela

L'importanza culturale ed economica della ceramica umbra è riconosciuta a livello istituzionale. Le città di Deruta e Gubbio hanno ottenuto il riconoscimento di "Città della Ceramica" e fanno parte dell'Associazione Italiana Città della Ceramica (AICC), che promuove e valorizza questa antica arte.

Inoltre, i prodotti ceramici umbri possono fregiarsi del marchio "Ceramica Artistica Tradizionale", che certifica il rispetto dei metodi di lavorazione tradizionali e l'utilizzo di materiali di qualità.

Conclusione

La ceramica umbra rappresenta un patrimonio culturale inestimabile, frutto di secoli di storia, tradizione e maestria artigianale. Visitare i laboratori di Deruta e Gubbio significa immergersi in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le mani degli artigiani continuano a plasmare l'argilla e a decorare le ceramiche seguendo gesti antichi, tramandati di generazione in generazione.

In un'epoca dominata dalla produzione industriale e standardizzata, la ceramica artigianale umbra ci ricorda l'importanza della manualità, della pazienza e della dedizione nella creazione di oggetti che sono al tempo stesso funzionali e artistici, utili e belli.

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